"Nei settori dei contratti con gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche, il cosiddetto “credito residuo” può essere definito come l’importo netto che in un dato momento del rapporto contrattuale tra l’operatore e il suo cliente, relativo all’acquisto di una carta ricaricabile prepagata o al pagamento di una ricarica, non risulta ancora essere stato speso dall’utente che lo ha anticipatamente corrisposto."
In base a questa definizione ( http://www.agcom.it/comunicazioni/com_28_06_07.htm#01 ), che credo sia l'ultima in ordine di tempo, non appare così scontato che il credito derivante da autoricarica, possa essere considerato credito residuo e quindi rimborsabile.
Vedo anche arduo assimilare l'autoricarica, ad una promozione, in quanto si tratta di uan vera e propria componente tariffaria.
in genere la sostanza prevale sulla forma.
Qualsiasi nome affibbino a quella somma che il cliente deve corrispondere a tre come indennizzo per i costi sostenuti nella sostanza quella è una penale e come tale illegittima.
Se ne approfittano perché pensano che nessuno farebbe causa per così pochi soldi...